Un breve aiuto su quali rischi di contaminazione del riunito e come prevenirli mantenendo l’igiene al suo interno.
Il riunito odontoiatrico è una “macchina” complessa in quanto per il suo utilizzo necessita sistemi diversi come i circuiti pneumatici, dove veicola l’aria compressa, i circuiti elettrici ed elettronici ed i circuiti idraulici dove passa l’acqua.
Quali le cause di contaminazione
Rischio pneumatico:
grado rischio: moderato
Un rischio possibile, è legato dalla aria che viene alimentata dal compressore, quest’ultimo ha un serbatoio di accumulo dove vi si può trovare al suo interno una componente liquida, condensa, nella stessa i batteri che possono arrivare dall’aria aspirata dal compressore, trovano un ambiente per il loro sviluppo.
- Utilizzare compressori medicali con trattamento interno del serbatoio
- Porre il compressore in una area “pulita”, evitando che aspiri aria inquinata
- Utilizzare compressori che abbiano un sistema di essiccamento che evita la formazione di condensa
- Utilizzare dei filtri dell’aria in entrata
- Effettuare un controllo periodico del serbatoio, seppur dall’esterno, che non presenti parti ossidate o arrugginite.
Rischio idro / pneumatico:
grado rischio: moderato
Un rischio possibile, è legato al circuito dell’aspirazione chirurgica, nella stessa i batteri arrivano direttamente dalla bocca del paziente.
La prevenzione si esplica nel:
- Sterilizzare e utilizzare monouso per ogni paziente sterilizzare i raccordi e le cannule
- Utilizzare liquidi disinfettanti giornalmente
- Utilizzare protezioni monouso nel gruppo cannule
Rischio idraulico:
grado rischio: medio/elevato
Tale rischio lo possiamo dividere/trovare in 3 sotto-sezioni:
1) Aerosol prodotto dagli strumenti quali turbine ablatori micromotori e siringhe
grado rischio: elevato
Questa problematica riveste uno dei maggiori rischi nello studio odontoiatrico in quanto la presenza di aerosol rimane flottante nell’aria per diverse ore, la presenza di queste micro goccioline cariche potenzialmente di batteri e virus diventano una delle fonti primarie di contaminazione e/o contagio in presenza di virus , la difficoltà nel combattere l’aerosol è complicato in quanto le mascherine che possono indossare solo gli operatori , per cui non proteggono i pazienti , non mettono al riparo in quanto nella funzione del respiro l’aria utilizza le vie di passaggio che oppongono la minor resistenza , intendo dire che le mascherine non essendo “incollate al viso “ non garantiscono che l’aria che inspiro passi per il loro filtro ma bensi per gli interstizi che ci sono tra il viso e la mascherina in quanto tali passaggi non oppongono resistenza rispetto al tessuto filtrante della stessa.
Prevenzione:
- Utilizzo di sistemi di aspirazione e filtrazione dell’aerosol
- Utilizzo della aspirazione chirurgica massimizzata tramite il tubo grande in abbinamento alla cannula
- Alimentazione dell’acqua agli srtumenti additivata di biossido di cloro in concentrazione pari 4 parti per milione , un utilizzo a concentrazioni superiori non è consentito
2) gruppo idrico bicchiere / bacinella
grado rischio: medioGruppo idrico (bicchiere e bacinella) dove l’acqua in entrata è contaminata da batteri ed il riunito non ha un filtro o dispositivo che non permetta agli stessi di entrare nel suoi circuiti.
Prevenzione:
- Utilizzo di filtri anti legionella con periodica sostituzione annuale
- Utilizzo di sistemi ad ultravioletti che debatterizzano l’acqua in entrata
- Utilizzo di sistemi di disinfezione dell’acqua tramite filtri osmotici ed additivazione di componenti disinfettanti quali ad esempio il biossido di cloro o altro disinfettante dell’acqua.
Gruppo idrico (bicchiere e bacinella) quando i circuiti che portano l’acqua vengono inquinati per contatto, ricordiamoci che la bacinella in particolare ospita nella sua funzione la componente fortemente inquinata.
Prevenzione:
- Utilizzo di erogatori/beccucci smontabili ed autoclavabili
- Particolare attenzione alla disinfezione con liquidi spray dedicati
3) Spray degli strumenti
grado rischio: elevato
Tavoletta strumenti (spray) dove l’acqua in entrata è contaminata da batteri ed il riunito non ha un filtro o dispositivo che non permetta ai batteri di entrare nel suoi circuiti.
Prevenzione come sopra
- Utilizzo di filtri di tipo osmotico con periodica sostituzione
- Utilizzo di sistemi ad ultravioletti che debatterizzano l’acqua in entrata
- Utilizzo di sistemi di disinfezione dell’acqua tramite filtri osmotici ed additivazione di componenti disinfettanti quali il biossido doro
Tavoletta strumenti (spray) endogeno, probabilmente tra i rischi lo classificherei il più alto per ragioni sia di probabilità che di protocolli preventivi non sempre applicati. Tale rischio avviene quando i circuiti che portano l’acqua vengono inquinati per contatto e/o riaspirazione, quest’ultima è un effetto fisico dovuto al blocco comandato dal reostato/pedale del riunito, del funzionamento dello strumento rotante e della relativa erogazione dell’acqua dello spray.
Tale blocco serve ad evitare che quando interrompo l’utilizzo e ripongo lo strumento continui a gocciolare, tale funzione però genera un effetto fisico di riaspirazione.
I riuniti moderni hanno il sistema antireflusso, ma quest’ultimo nell’arco del tempo perde la sua efficacia e la riaspirazione, seppur in maniera minore, si attua inquinando prima lo strumento rotante, turbina o contrangolo e poi risale lungo i cordoni degli strumenti inquinando i circuiti idrici del riunito, in questo punto abbiamo la maggior criticità in quanto all’interno dei microtubi che non sono stati periodicamente disinfettati, troviamo il Biofilm che è a sua volta un “amplificatore” o meglio, un luogo ideale di sviluppo per i batteri, Il biofilm è di difficile rimozione se non con lavaggi con appositi componenti effettuati con dispositivi esterni.
Prevenzione:
- Sistemi integrati di alimentazione acqua osmotica addittivata da perossido di cloro o agenti disinfettanti controllati similari, in questo caso l’erogazione in continuo con acqua disinfettata permette di mantenere ai minimi livelli la formazione di biofilm all’interno dei circuiti idrici , inoltre l’alimentazione del riunito con acqua a bassissimo contenuto di calcio evita malfunzionamenti ai componenti del riunito.
- Utilizzo di sistemi di alimentazione di acqua, un esempio è la classica bottiglia montata sul riunito, che opportunamente caricata con blando disinfettante può erogare in continuo la miscela, si parla di blando disinfettante in quanto la stessa miscela viene veicolata all’interno della bocca del paziente per cui sarà cura del medico informarsi sulla compatibilità della stessa nella “pseudo somministrazione” ai pazienti.
- Come sopra ma con utilizzo opportunamente caricata con disinfettante/sterilizzante di alto livello che permette un lavaggio periodico più o meno frequente passando tra un paziente e l’altro o a fine serata con relativo risciacquo con acqua non disinfettata per evitare che le componenti in circolo del disinfettante possano arrivare al paziente.
Monticelli Greenwood Dr. Danilo
Dentalgreen srl
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