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IMPIANTO CONICO ESAGONO INTERNO EASY SLIM ORNAGHI
ORNAGHI
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G8130800X
Linea di impianti conici ad esagono interno in titanio grado 4, composta da differenti misure articolate in diametro e lunghezza.
L’impianto conico ad esagono interno estremamente semplice da protesizzare, grazie all'esagono interno garantisce un perfetto accoppiamento tra moncone ed impianto ed una buona distribuzione dei Leggi di più
L’impianto conico ad esagono interno estremamente semplice da protesizzare, grazie all'esagono interno garantisce un perfetto accoppiamento tra moncone ed impianto ed una buona distribuzione dei Leggi di più
L’impianto conico ad esagono interno estremamente semplice da protesizzare, grazie all'esagono interno garantisce un perfetto accoppiamento tra moncone ed impianto ed una buona distribuzione dei carichi. Inoltre, grazie al tipo di spire autofilettanti, non è indispensabile la procedura di maschiatura.
DECONTAMINAZIONE
L’ottimo risultato ottenuto in implantologia è legato ad una serie di procedure chirurgiche, legate all’operatore, ma uno degli aspetti molto importanti, è sicuramente la fase di decontaminazione e sterilizzazione degli impianti.
La decontaminazione consiste nell’asportazione in modo assolutamente totale di tutti i componenti fisici e chimici che non appartengono alla composizione propria del materiale di cui l’impianto è realizzato. La tradizionale pulizia, effettuata mediante liquidi, si è dimostrata in alcuni casi insufficiente alla completa decontaminazione
degli impianti per questo motivo Klike ad oggi utilizza un sistema di decontaminazione più efficace: si tratta di una pulizia al plasma, ottenuta in vuoto con l’impiego di gas inerte e campi magnetici. Grazie all’uso di Gas ARGON e plasma è possibile rimuovere ogni tipo di molecola presente sull’impianto, in modo particolare, agisce sulle molecole di oli utilizzati per la produzione.
Le molecole di Gas ARGON hanno la capacità di introdursi in cavità, dove risulterebbe impossibile per una molecola di liquido, come ad esempio nelle cave della mordenzatura e, grazie alla presenza di campi magnetici, si crea una turbolenza che garantisce la rimozione di ogni particella che verrà aspirata da un sistema di vuoto.
STERILIZZAZIONE
La procedura di sterilizzazione risulta un’operazione tanto importante quanto determinante per la riuscita di un intervento chirurgico
implantare. Per questo motivo Klike utilizza sistemi del tutto sicuri come la sterilizzazione tramite l’irraggiamento, con intensità molto
elevata di raggi ionizzanti, tipo BETA o GAMMA.
Questi risultano essere molto penetranti (similmente ai raggi X) e tale procedura permette di ottenere una sterilizzazione a confezionamento
effettuato.
Ovviamente la sterilizzazione avviene secondo le normative:
UNI EN ISO 13485:2002, EN 522, EN 556, EN 1174-1.
TRATTAMENTO DI SUPERFICIE
Nel settore dell’implantologia orale nell’ultimo decennio si è assistito ad una vera rivoluzione del mercato, in particolare in termini
di superfici. La sfida accolta dalle aziende è stata quella di sviluppare superfici più che design protesici, che potessero
garantire una miglior osteointegrazione.
La finitura superficiale sui processi osteointegrativi gioca due ruoli fondamentali:
1. Deve decontaminare la superficie dai residui dovuti agli oli di lavorazione, asportare eventuali bave e ricalcature che sono
ricettacolo di contaminati senza però intaccare la microstruttura del materiale, con dirette conseguenze sulla resistenza a fatica
del device protesico e la geometria dell’impianto, in particolare evitando di arrotondare eccessivamente le creste dei filetti.
2. Deve inoltre creare una micro-geometria, fatta di creste e valli, per favorire tutti quei processi cellulari che possono trarre giovamento
da una biomimesi morfologica, cioè una morfologia di superficie, in grado di presentare alla componente cellulare un
ottimale substrato di appoggio ed adesione dal punto di vista della texture. Quindi, la finitura deve essere sufficientemente
aggressiva per generare una determinata morfologia e decontaminare la superficie al meglio, ma allo stesso tempo non deve
creare difetti di forma, spianando ed arrotondando le creste dei filetti della texture.
Il processo di acidatura ha trovato nell’implantologia una ottimale applicazione ed è già stato utilizzato su migliaia di impianti,
prodotti da diverse case del settore. Tale processo consiste in un doppio trattamento di acidatura, cioè un doppio attacco chimico
corrosivo sul titanio. Questo metodo ci permette oggi di conciliare le due esigenze di pulizia e di micro-geometria. Infatti, il primo
passaggio viene eseguito in una soluzione di alcali che garantisce la decontaminazione e asportazione delle bave e delle ricalcature di
materiale a seguire viene applicato un secondo attacco chimico sulla superficie che permette di sviluppare una microrugosità, fatta di creste
e valli. La superficie così prodotta favorisce i processi osteointegrativi mediante una biomimesi morfologica. È inoltre dimostrato che
superfici rugose favoriscono i processi differenziativi cellulari e contemporaneamente un micro-grip con il tessuto osseo
DECONTAMINAZIONE
L’ottimo risultato ottenuto in implantologia è legato ad una serie di procedure chirurgiche, legate all’operatore, ma uno degli aspetti molto importanti, è sicuramente la fase di decontaminazione e sterilizzazione degli impianti.
La decontaminazione consiste nell’asportazione in modo assolutamente totale di tutti i componenti fisici e chimici che non appartengono alla composizione propria del materiale di cui l’impianto è realizzato. La tradizionale pulizia, effettuata mediante liquidi, si è dimostrata in alcuni casi insufficiente alla completa decontaminazione
degli impianti per questo motivo Klike ad oggi utilizza un sistema di decontaminazione più efficace: si tratta di una pulizia al plasma, ottenuta in vuoto con l’impiego di gas inerte e campi magnetici. Grazie all’uso di Gas ARGON e plasma è possibile rimuovere ogni tipo di molecola presente sull’impianto, in modo particolare, agisce sulle molecole di oli utilizzati per la produzione.
Le molecole di Gas ARGON hanno la capacità di introdursi in cavità, dove risulterebbe impossibile per una molecola di liquido, come ad esempio nelle cave della mordenzatura e, grazie alla presenza di campi magnetici, si crea una turbolenza che garantisce la rimozione di ogni particella che verrà aspirata da un sistema di vuoto.
STERILIZZAZIONE
La procedura di sterilizzazione risulta un’operazione tanto importante quanto determinante per la riuscita di un intervento chirurgico
implantare. Per questo motivo Klike utilizza sistemi del tutto sicuri come la sterilizzazione tramite l’irraggiamento, con intensità molto
elevata di raggi ionizzanti, tipo BETA o GAMMA.
Questi risultano essere molto penetranti (similmente ai raggi X) e tale procedura permette di ottenere una sterilizzazione a confezionamento
effettuato.
Ovviamente la sterilizzazione avviene secondo le normative:
UNI EN ISO 13485:2002, EN 522, EN 556, EN 1174-1.
TRATTAMENTO DI SUPERFICIE
Nel settore dell’implantologia orale nell’ultimo decennio si è assistito ad una vera rivoluzione del mercato, in particolare in termini
di superfici. La sfida accolta dalle aziende è stata quella di sviluppare superfici più che design protesici, che potessero
garantire una miglior osteointegrazione.
La finitura superficiale sui processi osteointegrativi gioca due ruoli fondamentali:
1. Deve decontaminare la superficie dai residui dovuti agli oli di lavorazione, asportare eventuali bave e ricalcature che sono
ricettacolo di contaminati senza però intaccare la microstruttura del materiale, con dirette conseguenze sulla resistenza a fatica
del device protesico e la geometria dell’impianto, in particolare evitando di arrotondare eccessivamente le creste dei filetti.
2. Deve inoltre creare una micro-geometria, fatta di creste e valli, per favorire tutti quei processi cellulari che possono trarre giovamento
da una biomimesi morfologica, cioè una morfologia di superficie, in grado di presentare alla componente cellulare un
ottimale substrato di appoggio ed adesione dal punto di vista della texture. Quindi, la finitura deve essere sufficientemente
aggressiva per generare una determinata morfologia e decontaminare la superficie al meglio, ma allo stesso tempo non deve
creare difetti di forma, spianando ed arrotondando le creste dei filetti della texture.
Il processo di acidatura ha trovato nell’implantologia una ottimale applicazione ed è già stato utilizzato su migliaia di impianti,
prodotti da diverse case del settore. Tale processo consiste in un doppio trattamento di acidatura, cioè un doppio attacco chimico
corrosivo sul titanio. Questo metodo ci permette oggi di conciliare le due esigenze di pulizia e di micro-geometria. Infatti, il primo
passaggio viene eseguito in una soluzione di alcali che garantisce la decontaminazione e asportazione delle bave e delle ricalcature di
materiale a seguire viene applicato un secondo attacco chimico sulla superficie che permette di sviluppare una microrugosità, fatta di creste
e valli. La superficie così prodotta favorisce i processi osteointegrativi mediante una biomimesi morfologica. È inoltre dimostrato che
superfici rugose favoriscono i processi differenziativi cellulari e contemporaneamente un micro-grip con il tessuto osseo